venerdì 11 settembre 2009

Quello che ho vissuto, quello che ricordo

Ognuno di noi ha vissuto quel giorno in modo diverso e peculiare.
Portiamo dentro di noi immagini e ricordi che magari abbiamo raccontato altre volte, ma portiamo dentro anche e soprattutto tutta una serie di emozioni, pensieri e stati d´animo... che il tempo impietosamente sta cercando di sbiadire e portarsi via.
Non permettiamolo.
Ricordare qui il nostro 11 settembre, magari oggi sembra uno sciocco e strano esercizio mnemonico.
Ma per le generazioni che non l´hanno vissuto, e per coloro che domani lo vorranno conoscere, il nostro ricordo merita di essere scritto in modo preciso e lucido.
Prendiamoci il tempo che serve per radunare i ricordi, anche quelli che adesso sembrano poco importanti; facciamo un respiro profondo.
E lasciamo, indelebile, la nostra testimonianza.
Era un martedì soleggiato, in Italia erano circa le 15...

3 commenti:

  1. ... un po' prima delle 3 ed ero in ospedale, dove lavoro, e sono passato davanti al soggiorno del reparto e di sfuggita ho dato un'occhiata al televisore, acceso credo su R4, ed ho visto la prima torre in fiamme, ho pensato ad un incendio ma non ho potuto fermarmi ad approfondire, dovevo finire la cartella di un ricovero e così sono entrato nel mio studio. Dopo un po' entra un giovane collega e si mette al PC, l'unico, allora, collegato (con un modem analogico!) ad internet e gli chiedo "cosa è successo?" e lui mi risponde che "gli arabi hanno tirato giù il WTC!" (prima ancora di aver aperto la pagina dell'ANSA che era l'homepage di IE...sai l'analogico...).

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  2. E qualche mese dopo a Milano, mentre ero in chat, uno scrive che in quel momento un aereo si era lanciato contro il grattacielo Pirelli.
    E tutti: "Non si scherza su queste cose!"
    Lavoravo al 5^ piano di un edificio a cira 2 km dal grattacielo e con vista verso di esso.
    Andai alla finestra e vidi il fumo che usciva dai piani alti e i vetri distrutti e alcuni elicotteri.
    Che impressione! e poi il cellulare che non funzionava, che non prendava alcun segnale perche' proprio non c'era il segnale: i ripetitori radiotelevisivi e delle comunicazioni li piazzano in cima ai grattacieli.
    Un silenzio angoscioso durato ore.
    E pensando alle coneguenze di questo "piccolo" incidente, mi chiedevo cosa mai avessero provato invece gli abitanti di New York quel giorno di settembre.

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  3. In quel periodo stavo concludendo la mia tesi di laurea. Stavo uscendo di casa per andare in laboratorio, e mi fermo in soggiorno per spegnere la TV che stavo guardando pochi minuti prima. Mentre punto il telecomando per spegnere, vedo le immagini di una delle torri da cui esce fumo. Dopo pochi istanti, vedo il secondo aereo che si schianta sulla seconda torre. Faccio fatica a credere a quello che vedo....sembra un film, ma le immagini riportate sono della CNN. Rimango a casa per capire. Mentre seguo le notizie, leggo i titoli della CNN che dicono: "Pentagon on fire". Ricordo di aver interpretato quella frase in senso metaforico: certo...mi immagino che casino ci sarà al Pentagono in questo momento. Ma dopo pochi secondi capisco che la frase è vera in senso letterale: il Pentagono va a fuoco! Due aerei sulle torri ed il Pentagono in fiamme nel giro di mezz'ora? Stento a crederci...penso sia una colossale burla. Purtroppo, le notizie successive confermano tutto.

    Ricordo la mattina seguente il dialogo tra il mio relatore ed un suo collega:

    Collega: Ma ora che faranno gli americani?
    Relatore: Gli americani? ah...gli americani bombardano....quelli bombardano....

    Infatti....

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